Il metodo

La prospezione georadar

Georadar - Il metodo

La prospezione georadar viene applicata nell’esplorazione del sottosuolo e delle strutture murarie essendo caratterizzata da una risoluzione anche centimetrica.    Le indagini georadar ricoprono attualmente un vasto ambito applicativo spaziando dalla geologia,  ingegneria civile, sottosuolo ed ambiente.

Le indagini georadar sono applicate, oltre al campo tradizionale del rilevamento di sottoservizi stradali, a quello dalla geologia e ingegneria del sottosuolo, e recentemente all'ambiente ed all'archeologia.
L'investigazione è realizzata, in funzione degli obiettivi preposti ed in particolare alla profondità e risoluzione da raggiungere, utilizzando antenne a differente frequenza.

 
Il rilievo georadar o GPR (Ground Probing Radar) analizza i fenomeni di rifrazione, riflessione e diffrazione dell'energia elettromagnetica ad alta frequenza, inviata da un’antenna trasmittente e captata da un’antenna ricevente, generati dalle discontinuità presenti nei materiali, terreni e rocce.

Il georadar è un dispositivo ad ampia banda che opera nel campo di frequenza compreso tra 10 e 2500 MHz, ed è caratterizzato dall'emissione di segnali impulsivi della durata di qualche nanosecondo (ns). L'intervallo di tempo tra l'impulso di emissione e l'arrivo della riflessione da un bersaglio è funzione della profondità del bersaglio e della costante dielettrica del materiale e quindi della propria velocità di propagazione.

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